Ponti, viadotti e gallerie costituiscono elementi fondamentali e indispensabili per la circolazione in territori dalla variegata orografia e spesso attraversati da corsi d’acqua. Gran parte della rete stradale Italiana oggi in uso è stata progettata e costruita nei decenni successivi al secondo dopoguerra, potendo contare su conoscenze limitate e basandosi su flussi di traffico di entità significativamente diversa rispetto a quella odierna.
A questo si aggiunge il naturale degrado dei materiali, spesso accelerato da condizioni ambientali aggressive, da una manutenzione non sempre efficace, dalla poca cura nella realizzazione dei dettagli costruttivi. Per questi motivi la nostra società ha ereditato un patrimonio di ponti e gallerie estremamente variegato in termini di tipologie costruttive, materiali, che deve urgentemente essere controllato al fine di conoscerne l’effettivo stato di conservazione e pianificare le successive fasi per una consapevole gestione dello stesso.
Queste vanno dal monitoraggio delle strutture con un buono stato di conservazione o con evoluzione controllata del danneggiamento, fino a quelle caratterizzate da criticità rilevanti sulle quali è necessario intervenire, prima che possano determinarsi eventi avversi, da quelli che mettono in crisi la viabilità a quelli catastrofici tristemente saliti alla ribalta delle cronache recenti. I problemi da affrontare sono molti ma interrelati, sebbene connessi a fonti di degrado di diversa natura. Diventa allora indispensabile utilizzare i più moderni strumenti che la ricerca mette a disposizione e allo stesso tempo stimolarla verso temi che meglio promettono di dare supporto allo sviluppo di efficaci soluzioni per la gestione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti